Il giro del mondo in un giorno. World Tour in a Day: questo lo slogan di una serie di concerti che i The Follow, band statunitense di tre elementi, hanno realizzato ieri in SL, raggiungendo nelle 24 ore cinque punti del globo. Australia, India, Brasile, Europa e Stati Uniti, con altrettanti spettacoli. La tappa europea si è svolta ad Astral Dreams, e ovviamente mi sono sentita orgogliosa di appartenere a questa land. Bearsi di gloria riflessa... costa così poco!
Beh, in verità ho sudato sette camicie per la promozione (fortuna che in SL non si sentono gli odori, non sempre almeno), dovendo incastrare articoli e comunicati stampa nell'incasinatissimo lavoro RL di questa settimana, però ne è valsa la pena. Uno spettacolo coinvolgente, godibilissimo pop-rock, bel pubblico variegato (c'era pure Hulk).
L'unica nota stonata della serata è che avevo davanti tutto il tempo una Na'vi. Che c'è di male? Niente, a parte un'altezza stratosferica che rendeva ridicoli i miei due metri abbondanti (quando ho i tacchi a spillo), mi faceva sentire una nana e mi copriva mezzo palco alla volta. Sì, mezzo palco ora, mezzo palco poi, a seconda di come ondeggiava su quelle sue estremità estreme, inferiori e blu... Molto più educato un robusto drago bianco e blu, che se ne stava civilmente in disparte.
Vabbè poi a un certo punto sono pure crashata, probabilmente perchè Jack ha cominciato a farmi i complimenti per il lavoro fatto. I complimenti non li reggo proprio, è risaputo.
Ah... chi vuole saperne di più sui The Follow, può andare a leggersi i miei post sul blog di Astral Dreams. Se poi volete accedere a materiale originale, magari ascoltando qualche loro pezzo, vi metto il link alla loro home page. Lì potete trovare anche la spiegazione del "Go Global. Go Green. Go global green.", che riassume la filosofia che sta dietro alla loro attività. No, non riciclano musica usata... quello si chiamerebbe plagio, non ecosostenibilità. LOL
(pubblicato originariamente in data 27/03/2010)
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