Ricevo e trasmetto:
"Troppo reale per essere innocente, troppo incorporeo per essere autenticamente peccaminoso. E così indugio, mi cullo nel tuo amore. Scrivo questa parola e mi sembra inappropriata, legata com'è nell'impasto della mia quotidianità. E vagamente mi pervade un senso di colpa, perchè non dovrei usarti. Pensarti è talmente struggente da darmi angoscia. Eppure di quest'angoscia non potrei più fare a meno."
(pubblicato originariamente in data 07/05/2010)
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