venerdì 18 febbraio 2011

Caccia al tesoro nella piramide di famiglia

Ieri sera si è affacciato il mio lato Lara Croft, non ho perso l'occasione per due salti adrenalici in solitudine, tanto per smaltire qualche panettone pixelloso, e ho raggiunto l'ingresso di una piramide che prometteva di essere la tomba di un fantomatico faraone con relativo fantomatico tesoro 
Occasione ghiotta, che vi ho documentato pure in immagini, il posto è semplice, aver visto qualche film di Indiana Jones basta per intuire tutti i trabocchetti e la possibilità di volare, che curiosamente gli owner della land non hanno tolto, rende il percorso più liscio di una pista di pattinaggio su ghiaccio . Tuttavia la caccia al tesoro è stata simpatica, tra ragni che mi si appiccicavano come lo zucchero del pandoro alle dita, mummie o coccodrilli che mi inseguivano come mogli petulanti con mariti distanti, trappole che si aprivano sotto i piedi all'improvviso come avvisi delle tasse e scarabei fortunati che scorrazzavano ai miei piedi, come tanti piccoli fastidi quotidiani che non hai il coraggio di schiacciare una volta per tutte .
Si arriva presto nella sala della regina, ma una vocina gentile dall'Ade vi fa presente che quella non è ancora la sala del Faraone, per cui bisogna pazientare, scostare qualche ragnatela, infilarsi in qualche cunicolo. Quando finalmente si arriva, la sala è ampia e tutta d'oro esattamente come ce l'aspettiamo, con Anubi a salutarci e a ricordarci che il tempo, tutto sommato... è una convenzione 
Purtroppo il tempo è stato convenzionalmente tiranno, e sul più bello che mi apprestavo a un momento di piacevole relax dopo tanta fatica, nella tenda beduina appena fuori dalla piramide e in piacevole compagnia, anzi, con la compagnia più piacevole che conosco in questa landa di solitudine... proprio in quel momento, proprio sul più bello... ho dovuto de-rezzarmi 
 




(pubblicato originariamente in data 27/12/2010)

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