Alcuni eventi spezzano le gambe, mettono in ginocchio la nostra resistenza. Quando poi siamo noi i carnefici di noi stessi e degli altri... una voragine allora si apre. Un abisso. A quel punto pure la resistenza è spezzata: non si può resistere a se stessi.
Solo il dolore muto e secco incatena alla vita, ancora.
Non si scende impunemente all'inferno, tanto per dare un'occhiata. E pensare che la nonna me l'aveva detto...
(pubblicato originariamente in data 20/10/2010)
(pubblicato originariamente in data 20/10/2010)
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