È successo secoli fa, nella cronologia accelerata di SL: scopro che un amico a me mooolto vicino ha una galleria di picks che sembrano trofei di caccia. So che sono amiche, di vecchia data. A parte una, misteriosa. Cielo, mi crolla il mondo addosso. Beh, non esageriamo, però ci resto male, specialmente perché si intuisce una carica erotica non indifferente (non che ci vogliano grandi capacità intuitive, nel caso specifico…. ). Ma che pretendo? Non faccio la stessa cosa?
C’è una differenza: io lo dico apertamente. E non lo metto nei picks.
C’è poco da fare: la fedeltà in SL non esiste, non può esistere. D’altra parte ogni relazione tende all’esclusività, e pure in SL c’è l’inconscio tendere all’uno per uno, quando i sentimenti si muovono. Anche nei più libertini è viva la sofferenza per la non-esclusività, benché questa sofferenza sia accuratamente celata pure a se stessi, dietro montagne di pseudoindifferenza. E la gelosia rode nonostante le intenzioni e le dichiarazioni di non impegno.
Non essere l’oggetto del desiderio, il centro delle attenzioni. O non essere l’unico oggetto, l’unico centro. Insopportabile.
(pubblicato originariamente in data 12/12/2009)
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