Com'è che ti ritrovi un giorno a parlare con uno sconosciuto che non è uno sconosciuto e scarsamente controlli quello che dici e ti trovi a pensare dopo ogni frase no non è questo quello che volevo dire, cioè sì ma non è così....?
Com'è che pretendi di imporre niente a nessuno ma all'improvviso capisci che la prospettiva di un altro non è la tua e che devi tirarti indietro perchè non puoi andare avanti anche se vorresti farlo e all'improvviso il vicolo è cieco?
Com'è che ti trovi incapace d'agire e vorresti cancellare tutto e potresti farlo ma già sai che non lo farai, che non prenderai scorciatoie perchè Mo è Mo, non può essere altre, e soffrirebbe a limitarsi ma soffrirebbe di più a fingere e a ingannare?
Non lo so, però so che a questo punto Mo inspira profondamente l'aria, si riempie i polmoni in quel petto da quarta misura, getta indietro i capelli flexi ed esclama: "Gente di second life, vi amo tutta!" e ridendo di cuore grida al vento: "Ricordiamoci che è un gioco!"
(pubblicato originariamente in data 26//11/2009)
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