domenica 18 dicembre 2011

Gli adulti adulterati.

E' pericoloso, Tito Faraci. Non so se ha pensato proprio lui il titolo del suo romanzo, ma pure quel titolo è pericoloso. OLTRE LA SOGLIA.
Sono stata alla presentazione in SL, mercoledì 14 dicembre, è stato fantastico, una di quelle occasioni in cui non  ti penti di contaminare i mondi. Ma proprio qui sta la pericolosità di Tito. Speriamo non ne abbia a male del fatto che lo chiamo così, familiarmente, ma dopo aver resistito alle brame cannibalesche di adulterati rinchiusi a pochi metri da noi, solo per ascoltare quello che aveva da dirci... beh... forse posso permettermelo. Si crea sempre un senso di intimità, tra sopravvissuti. 
Ad ogni modo, non è pericoloso perchè ci ha trascinati in borghi oscuri dimenticati da Dio dove i suoi adulti adulterati potevano assalirci da un momento all'altro, noi poveri avatar eternamente giovani. E' pericoloso per quello che racconta, per quello che dice e per quello che non dice.
Partiamo da quello che dice: "E' un libro che affronta la paura di crescere degli adolescenti". Sarà. Io dico invece che è un libro sulla paura dei cresciuti. Chi è l'adulto adulterato, se non un adulto che ha perso la capacità di controllo sugli istinti e sugli impulsi? Ma allora, non ci stiamo adulterando tutti, con la rinuncia alla responsabilità, con la privatizzazione del bene comune, con la rivendicazione della libera espressione di ogni impulso, con la delegittimazione di ogni restrizione, ormai sinonimo di castrazione?
La paura di dover rinunciare a qualcosa di mio, sia tempo, spazio, oggetto. La paura di dover lasciare spazio agli altri, ai nuovi, ai figli. La paura di dover accantonare, fosse pure momentaneamente, la gratificazione immediata del Sè per donarsi a qualcuno. Il terrore di accorgersi che qualcuno dipende da me, in tutto e  per tutto, quindi ne sono responsabile. Oddio, tra l'altro è proprio quello a cui ho dato il mio nome, quello che ho generato io. Sì vabbè, ma l'ho fatto perchè sembrava carino, perchè fanno tutti così, laurea-lavoro-matrimonio-figli e in fondo non siamo distanti dal Mestiere-Macchina-Moglie degli anni '50.
OMG, ora mi accorgo che non è un criceto. Fa domande, vuole risposte e la sua data di scadenza è più in là della mia.
Tito salva le donne. Poche adulterate nel libro, tutte streghette solitarie, facilmente sopraffatte. Accoppate tutte dagli uomini, mi ha spiegato quando gli ho chiesto il perchè. Generoso. Io lo sono meno di lui, e dico che il tarlo dell'adulterazione non risparmia le donne. Non è che una meschina, larvata paura, che corrode dal di dentro e... adultera. Questa è la pazzia di chi oltrepassa la soglia, a mio avviso.
Pericoloso, Tito Faraci. Costringe a riflessioni reali. Per un avatar, una roulette russa.



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