venerdì 18 maggio 2012

I vampiri sono immortali. I vampiri stupidi ancora di più.

Mi faccio punto d'onore da sempre, di coltivare mentalità aperta e tolleranza. Persino accoglienza, e non equivocate subito 
Sono qualità che innaffio ogni sera con il mitico limoncello di Gin Mimulus (non sapete chi è? non meritate di leggere questo blog , venite subito ad Astral Dreams che ve la presento), al punto che ormai continuano spontanee a crescere, un po' come la gramigna. Eppure ci sono occasioni in cui.... santo cielo, ho parlato mille volte della grande possibilità di SL di vivere la vita che si preferisce, di cambiare vita come si cambiano calzini, di impersonare - anzi, di essere -  chi si vuole potendo scegliere tra persone oggetti animali esseri a metà o a tre quarti o quello che volete... Ecco, ci sono occasioni in cui rimango esterrefatta davanti a certe IM che si popolano di banalità talmente sconcertanti da riprodurre stereotipi e approssimazioni peggio della pubblicità dei biscotti per la prima colazione...
Vi porto un esempio, un  dialogo fra me e un vampiro presunto. Insomma... il tema del vampiro è un classico, e ciononostante offre un miliooone di spunti per una vita interessante, intrigante persino. Non ci vuole molto, con tutta la letteratura a disposizione. Accontentiamoci pure di un film, va bene, ma santo cielo... questo non è stato in grado di ispirarsi neanche ad un cartone animato di Tom e Jerry. Per decenza tolgo il suo nome, non pensiate che abbia avuto la fantasia di chiamarsi con tutte quelle X, sarebbe stato almeno un segno di vitalità cerebrale..

Insomma, immaginate una di queste sere passate, è inizio serata, siamo ad Astral Dreams e ci stiamo preparando per un concerto. Suona il dlin dell'IM.

[13:34] XXX xxxxx: perchè qui sono tutte donne?
[13:35] Mo Werefox: mmmm
[13:36] Mo Werefox: nessun motivo particolare
[13:36] XXX xxxxx: beh ho parlato presto :-) (infatti comincia a popolarsi di gente varia, come al solito, ma fin qui almeno dimostra un sufficiente contatto con la realtà)
[13:36] Mo Werefox: ecco... è appena cominciato il concerto, la gente deve ancora arrivare. Molte di quelle che vedi qui sono dello staff ;-)
[13:36] XXX xxxxx : ok
[13:36] XXX xxxxx : capito
[13:36] XXX xxxxx : sei dello staff
[13:36] Mo Werefox: azz mi hai sgamata
[13:37] Mo Werefox: :-)
[13:37] XXX xxxxx : io in vece sono un vampiro :-)
[13:37] Mo Werefox: eh ho notato... (c'ha scritto vampiro in testa, difficile non vederlo...)
[13:37] Mo Werefox: un vecchio vampiro
[13:37] Mo Werefox: pure... visto che sei del 2007
[13:37]   XXX xxxxx  : perduta l'anima la scorsa sera
[13:37] Mo Werefox: acci...
[13:37] Mo Werefox: fresca fresca
[13:38]  XXX xxxxx : vero
[13:38]  XXX xxxxx: : adesso sono immortale :-)
[13:38] Mo Werefox: oh bene
[13:38] Mo Werefox: potrai venire sempre
[13:38] Mo Werefox: agli eterni concerti di astral (ok, battutaccia, ma non pensavo la prendesse sul serio)
[13:38] Mo Werefox: :-)
[13:38]  XXX xxxxx: : si
[13:39] Mo Werefox: perchè poi bisogni perdere l'anima per essere immortali...
[13:39] Mo Werefox: questo è un gran quesito (mio tentativo sincero di iniziare un dialogo un po' più serio e di rifarmi della battutaccia di prima che comunque lui non ha colto)
[13:40] XXX xxxxx: : non so mi ha succhiato via tutto il sangue una vampira
[13:41] Mo Werefox: uh
[13:41] Mo Werefox: e hai lasciato fare così?
[13:41] Mo Werefox: doveva essere una gnokka pazzesca (lieve ironia senza cattiveria)
[13:41]  XXX xxxxx: : vero
[13:42]  XXX xxxxx: : è stato dolce
[13:42] Mo Werefox: disse l'ape al fiore (ironia più pesante, comincio a sentirmi pure un po' cattiva)
[13:42]  XXX xxxxx: : vuoi provare?
[13:42] Mo Werefox: no grazie, ho problemi di carie (ormai sono partita, tanto questo non coglie proprio)
[13:42] Mo Werefox: :-)
[13:43]  XXX xxxxx:  :-)
[13:43]  XXX xxxxx: : be il problema di base che adesso sono a secco di sangue
[13:43] Mo Werefox: immagino che questo sia un problema
[13:44]  XXX xxxxx: : è un fatto che ieri sera non avevo preso in considerazione
[13:45]  XXX xxxxx: : capisco
[13:45]  XXX xxxxx: : scusa mi vedi adesso?
[13:45] Mo Werefox: no, non ti vedo
[13:45]  XXX xxxxx: : il nome?
[13:45] Mo Werefox: zì
[13:46]  XXX xxxxx: : ok
[13:46]  XXX xxxxx:  sono i poteri da vampiro
[13:46] Mo Werefox: strabilianti (evito di dirgli che ho almeno tre gesture che fanno lo stesso effetto...)
[13:46] Mo Werefox: come si fa? (voglio provare a essere gentile, ancora e nonostante)
[13:47]  XXX xxxxx: : la tizia che mi ha succhiato mi ha dato un HUD
[13:47] Mo Werefox: figo (come sopra)
[13:48]  XXX xxxxx: : posso fare anche altre cose
[13:48] Mo Werefox: ooh
[13:48] Mo Werefox: tipo?
[13:48]  XXX xxxxx: : nebbia
[13:49]  XXX xxxxx: : per catturare le vittime
[13:49] Mo Werefox: :-) (stavo per dire "doppio figo", ma mi sembrava eccessivo)
[13:50]  XXX xxxxx: : be ciao
[13:50] Mo Werefox: be ciao a te

A questo punto, depressa a sufficienza per l'ennesima dimostrazione che la gente usa in media meno di un quarto della metà del cervello, pure quando si tratta di andar di fantasia (non di calcoli di matematica pura) ho preso la borsa e mi sono alzata in volo. Quale borsa? Quella che userò d'ora in poi per riporre la materia grigia che sezionerò e porterò via a ogni decerebrato che incontrerò in IM. I vampiri succhiano sangue, io tagliuzzerò pezzetti di cervello. Tanto a loro non serve...


Alcool o sesso? Forse meglio rock'n'roll.






Il sesso è come l'alcool: talvolta è un'ubriacatura leggera e divertente. Talvolta ti precipita nel nero. Il bello, per modo di dire, è che non sai che volta sarà, questa volta. Cominci divertendoti, continui giocando e all'improvviso è finito tutto e il vuoto comincia a mangiarti dal di dentro. Scappi, il vuoto ti insegue, ti tallona. Allora ti chiudi in un grosso cappotto rosso, ti accucci, e speri che il vuoto finisca per dimenticarsi di te. 

Il colore è vita, ma l'ombra è misericordia

Qualche volta succede, che qualcuno crei qualcosa e questo qualcosa parli a te. Tu ti metti lì e all'improvviso il tuo subconscio prende forma, e ti spaventi perchè nessuno dovrebbe sbirciarlo così, e meno male sbirciarlo ma metterlo poi in piazza davanti a tutti, un subconscio tutto nudo, con addosso solo il sacco amniotico del Gran Padre Incoscio. Mi succede, con un'opera di Gleman Jun, quando nel preparare la recensione per la sua mostra ad Astral Dreams succede che mi avvicino ad una figurina seduta su una panchina gialla, e avvicinandomi vedo che ha il mio nome in testa, e pure io ho il mio nome in testa, e non capisco come possa essere che tutte e due abbiamo il mio nome in testa. E allora succede che mi siedo accanto a lei, che sono me, e lei/me sta leggendo un libro, o sfogliando un tablet, ma all'improvviso si materializza qualcosa davanti, ed è appunto lui, il figlio del Gran Padre Inconscio.
E' colorato e informe e in movimento, ma mi piace che sia colorato, e mi piace che sia informe e in movimento. Solo che poi arriva un uomo nero, e spinge tutto in un rettangolone dove il colore si mescola e non  è più brillante, come la creatività che deve ingabbiarsi in norme per venir accettata. e così si ferma, e si ferma l'anima e si ferma il respiro, finchè tutto comincia a diventare buio e quadrato e nero, una lista di codici e di parametri che rendono misurabile il mondo. Il colore esplode di nuovo, l'uomo nero arriva ancora, e si inseguono e capisco: abbiamo dentro il buio e il colore. Il colore è vita, sembra dire Gleman. Ma - aggiungo io - l'ombra talvolta è misericordia.
Provo a sbirciare le pagine del libro che la figurina tiene sulle ginocchia, mi sa che è il libro della vita. Ma non si fa leggere. ecco, la figurina sulla panchina ora butta via il mio nome, ne ha messo su un altro, con indifferenza, come una commessa di supermercato. Crudele proprio come la vita, a volte. Non mi resta che farmi abbracciare dalla pagina. 
O dalla vita?